Guanti

Guantoni da boxe: guantoni Leone e delle migliori marche

I guanti da pugilato sono un accessorio indispensabile per gli atleti impegnati in questa particolare disciplina, ma anche per tutti gli sport da combattimento che prevedono l’allenamento al sacco e il contatto fisico diretto. 
I guantoni hanno il compito fondamentale di proteggere le mani e i polsi dei lottatori attutendo sia i colpi inferti che quelli ricevuti. Grazie alla grande attenzione con cui vengono progettati e alla cura nella scelta dei materiali, i guantoni Leone e quelli delle altre storiche marche di attrezzature sportive per la lotta non solo tutelano la salute degli sportivi, ma migliorano le performance offrendo il massimo del comfort e della libertà di movimento.
Il catalogo Faress include un’ampia selezione di Guantoni Leone, e non solo, adatti all’allenamento con il sacco, ma anche alle competizioni ufficiali, in modelli, colori e taglie disponibili per uomo e per donna.

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I più grandi campioni della storia della boxe

Il pugilato è lo sport da combattimento più conosciuto e praticato al mondo. Diffusa già ai tempi degli antichi greci, questa disciplina si è evoluta nel corso dei secoli arricchendosi di regolamenti sempre più minuziosi, volti a garantire incontri avvincenti ma equilibrati e, soprattutto, a salvaguardare la salute dei lottatori.
 
Le emozioni scatenate da un incontro di pugilato sono innegabilmente travolgenti: non è certo un caso se i guantoni da boxe sono diventati un simbolo di forza, coraggio e tenacia e se i grandi campioni di questo sport vengono considerati vere e proprie leggende.
 
Tra i grandi nomi che hanno fatto la storia della boxe a livello internazionale, è impossibile non citare Cassius Clay, conosciuto anche come Muhammad Ali, da molti considerato il più grande pugile di tutti i tempi. Vincitore della medaglia d'oro per il pugilato alle Olimpiadi di Roma del 1960, ha detenuto il titolo mondiale di campione dei pesi massimi dal 1964 al 1967 e poi ancora dal 1974 al 1978. Forte di un'impareggiabile rapidità nei colpi e nei movimenti dei piedi nonostante l'imponenza del suo fisico, grazie all'abilità dimostrata con i guantoni da boxe, le gesta di Muhammad Ali continuano ancora ad oggi ad ispirare tutti gli atleti che praticano questa disciplina.
 
 
Tra gli anni '80 e '90, Mike Tyson divenne una star internazionale grazie ai numerosi titoli conquistati in giovanissima età, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno di culto, grazie alla sua incredibile forza e al timore che incuteva negli avversari. In parte messa in ombra dalle tante vicende che hanno segnato la sua vita burroscosa, la carriera di questo campione rimane una delle più brillanti nella storia della boxe.
 
 

La boxe nel cinema

 
Il pugilato esercita da sempre un forte fascino sul pubblico: non è certo un caso se molti film dedicati al mondo del ring e dei guantoni da boxe sono entrati nella storia del cinema e nel cuore di milioni di spettatori.
 
Tra i titoli più famosi e indimenticati c'è sicuramente il film “Rocky” del 1975. Girato con un budget molto modesto in sole 4 settimane, il film riscosse un successo tale da giustificare ben 4 sequel, dando vita alla più longeva e amata saga sulla boxe e ad alcune scene rimaste impresse nell'immaginario collettivo.


 
È doveroso citare anche “Toro Scatenato” del 1980 con Robert de Niro nelle vesti di un pugile tormentato e la brillante regia di Martin Scorsese. Oltre che di applausi da parte del pubblico, nel 1981 il film fece anche incetta di nomination agli Accademy Awards, guadagnando l'Oscar per il miglior attore protagonista e quello per il migliore montaggio.
 

Quando fu scritto il primo regolamento della boxe?


Il primo regolamento si chiamava “codice della boxe scientifica” e fu scritto nel 1865 da John Douglas e dall'atleta John Chambers. Il codice conteneva i fondamenti della boxe moderna che conosciamo oggi. Da quando è stata scritta, questa raccolta di regole ha segnato l'inizio di una boxe diversa, meno violenta e più simile ad una disciplina di abilità e velocità.
 

Quali sono i fondamenti della boxe contenuti nel codice?


Le regole della boxe scientifica contemplate nel codice sono le seguenti: è obbligatorio l'uso dei guantoni, l'incontro deve essere suddiviso in più riprese da tre minuti con un intervallo di un minuto tra una ripresa e l'altra, il KO è obbligatorio e i pugili devono essere suddivisi in categorie di peso e possono combattere solamente con lottatori appartenenti alla stessa categoria.
 

Il pugilato è uno sport antico?


Il pugilato è uno degli sport più antichi di sempre, presente già nell'Antica Grecia nell'Antica Roma, dove si praticava con delle fasce di cuoio al posto dei guantoni, nelle quali potevano essere presenti delle placche di metallo. Nel XVIII Secolo, il pugilato fu organizzato allo scopo di permetterne la pratica anche a livelli agonistici.
 

Nella boxe la salute dei lottatori è sotto controllo?


Certo. Lo stato di salute dei pugili è tenuto sotto stretto controllo, come disciplinato dal regolamento del settore sanitario. Per potersi tesserare, il pugile deve si deve sottoporre ad una visita di idoneità e dovrà ripetere le analisi con cadenza annuale. Entro le 48 dall'inizio della gara, il lottatore deve effettuare una visita medica pre-incontro con un medico specialistico dello sport. Inoltre, in ogni competizione vi sono dei limiti relativi alla frequenza di gare disputate.
 

Esistono gli stili nel pugilato?


Nella boxe non esistono pugili caratterizzati da stili di combattimento uguali. Sebbene vi siano modi diversi di combattere e modi differenti di definire gli stili, nella boxe i pugili non vengono quasi mai inquadrati in una categoria del genere.
 

Quali sono i colpi fondamentali della boxe?


Nella boxe esistono principalmente tre colpi: il diretto, il gancio e il montante. Il diretto è considerato il colpo più importante e viene effettuato con la mano che sta in posizione avanzata durante la guardia. Il gancio è un colpo demolitore, detto anche “di chiusura”, caratterizzato da un'elevata potenza che viene fornita dalla leva della spalla e dalla posizione del braccio che forma un angolo retto. Il montante è un colpo che parte dal basso e si sviluppa verso l'alto e viene maggiormente utilizzato nel corpo a corpo. Per effettuare un buon montante si deve ruotare la spalla allo scopo di imprimere più potenza possibile al pugno.
 

Nella boxe esistono dei colpi proibiti?


Si, nella boxe esistono diversi colpi considerati fallosi. Si tratta di tutte quelle mosse irregolari volte a ledere l'avversario: colpire di manrovescio, con il dorso o con il palmo della mano, colpire con la testa, con la spalla, o colpire l'avversario mentre si trova a terra. Esistono anche delle zone del corpo che non si possono colpire: sotto la cintura, alle spalle, sui reni e sulla nuca.
 

Che cos'è il knock-down?


Con l'espressione knockdown si intende l'atterramento dell'avversario, ovvero quando un pugile tocca terra con il proprio corpo, o quando si appoggia alle corde che delimitano il ring senza difendersi.
 

Cosa si intende per KO tecnico?


Il KO tecnico, anche detto KOT, viene assegnato dall'arbitro quando il pugile non è in condizioni di continuare l'incontro anche se non è stato atterrato. Le principali cause del KO tecnico sono: gravi infortuni o brutte ferite riportati dall'atleta; stop all'angolo, ovvero quando lo staff tecnico dell'atleta ritiene necessaria la sospensione della gara per le condizioni del pugile; stop dall'arbitro, che avviene quando il pugile esprime la sua impossibilità nel proseguire; atterramenti multipli, ovvero quando il pugile subisce diversi knockdown in una stessa ripresa.