Calcio
Attrezzatura allenamento calcio
Le regole di gioco
Attualmente, le regole del calcio sono 17 e interessano:
- il terreno di gioco
- il pallone
- i calciatori
- l'equipaggiamento dei calciatori
- l'arbitro
- gli ufficiali di gara
- la durata della gara
- l'inizio e la ripresa del gioco
- il pallone in gioco e il pallone non in gioco
- l'esito di una gara
- il fuorigioco
- i falli e le scorrettezze
- i calci di punizione
- i calci di rigore
- la rimessa dalla linea laterale
- il calcio d'angolo
- il calcio di rinvio
In aggiunta a queste, il gioco del calcio comprende anche altre direttive stabilite dall'IFAB (International Football Association Board), nonché una modalità di comportamento molto importante, il “fair play”, ovvero “gioco leale”, che si riferisce ad un'etica comportamentale basata sia sul rispetto verso l'altro sia verso le regole.
Schemi di allenamento e strategie di gioco
Nei paragrafi seguenti forniamo delle informazioni generali sul gioco del calcio, descrivendo alcuni schemi di allenamento e delle tecniche di gioco, le mosse e i tiri fondamentali di questa discilina.
Giocare in inferiorità numerica
Durante una partita di calcio, può succedere di ritrovarsi a giocare in inferiorità numerica. In questo caso, per contenere il più possibile i rischi, si può adottare il pressing, una tecnica di gioco che dovrebbe aiutare a gestire l'inferiorità senza creare danni. Per allenarsi a giocare in inferiorità numerica è possibile svolgere il seguente esercizio: si formano due squadre da tre giocatori ognuna, più un settimo uomo con ruolo neutrale, che ha il compito di giocare per la squadra che detiene la palla. La squadra che possiede la palla deve cercare di fare gol nello specchio di una porta di piccole dimensioni, mentre la squadra avversaria deve tentare di intercettare la palla e segnare. L'esercizio ha luogo all'interno di un rettangolo di gioco che misura circa 30 m su ogni lato.
Il pressing
Il pressing è una tattica di gioco che può essere messa in atto in ogni momento e in qualsiasi zona del campo di gioco. Se il pressing si attua in fase di attacco, gli attaccanti diventano i protagonisti in quanto hanno il compito di togliere il possesso palla ai difensori. Inoltre, gli attaccanti devono essere appoggiati dall'intera squadra, che deve accorciare le distanze per limitare lo spazio di manovra degli avversari. Idealmente, per eseguire un buon pressing, occorre che gli attaccanti siano dinamici e aggressivi, così come i centrocampisti che dovranno dimostrarsi veloci e determinati ad entrare in possesso di palla. Durante il pressing, tutta la squadra è in movimento tranne il giocatore più lontano dalla palla che viene lasciato libero.
Come si allena la velocità
Giovanili di calcio: la preparazione
Nell'allenamento delle giovanili di calcio, la componente essenziale è il divertimento volto allo sviluppo tecnico-tattico dei giovani. Questo significa che, in una fascia di età che va dai 10 ai 16 anni, ogni fase dell'allenamento deve possedere una componente giocosa che si rivelerà tanto più efficace quanto minore è l'età dei ragazzi. Nel primo biennio di preparazione, i ragazzi imparano a muoversi in campo seguendo una logica. Al termine di questa fase, i ragazzi entrano nel delicato periodo della pubertà in cui l'allenamento deve essere prima di tutto piacevole per non compromettere la serenità dei ragazzi. Nella preparazione dei più giovani è essenziale che il gioco diventi parte della metodologia di insegnamento.
Come imparare a smarcarsi
Per un calciatore è fondamentale apprendere come smarcarsi da un avversario. Per rimpararlo, si può effettuare il seguente esercizio: ci sono tre giocatori, due con la palla e il terzo senza. L'esercizio consiste nell'eseguire degli scambi continui con il giocatore senza palla che si sposta negli spazi liberi a seconda dei movimenti dei compagni. L'esercizio può essere effettuato anche da due gruppi di giocatori, incluso il portiere, che potrà toccare la palla con le mani ma senza bloccarla. L'obiettivo è quello di permettere al calciatore di giocare a testa alta, imparando a sfruttare gli spazi per smarcarsi dagli avversari e cambiare repentinamente direzione.
Come si difende il pallone
Saper difendere il pallone è imperativo per un calciatore. Quando un giocatore riceve la palla, deve subito provvedere a difenderla dai possibili attacchi degli avversari. Per farlo, il calciatore in possesso della palla deve manovrarla con la parte interna o esterna del piede, evitando gli impedimenti. Per mantenere il possesso palla, il giocatore deve proteggerla con il corpo, individuando il punto in cui potrebbe essere attaccato dall'avversario. La copertura della palla comprende una serie di movimenti che variano in base al punto in cui si sviluppa l'azione. Nella fase di copertura del pallone, il giocatore in possesso della palla deve inoltre tentare di disorientare l'avversario con delle finte del corpo. Per eseguire una finta occorrono agilità, intuito e un buon tocco di palla, necessari per disorientare e superare l'avversario.
Come stoppare la palla
Imparare a stoppare la palla è importante tanto quanto la difesa del pallone. Lo scopo è quello di stoppare la palla prima dell'avversario per rimetterla in gioco nel minor tempo possibile. Per stoppare la palla, esistono diversi metodi che ogni giocatore deve padroneggiare per evitare che lo stop diventi disastroso. Di seguito descriviamo le varie metodologie di stop:
- Lo stop al di sotto del piede: in questa circostanza, il giocatore deve coprire il pallone per facilitarne il controllo. La palla deve trovarsi tra la parte interna della suola e il terreno. Per stoppare la palla nel migliore dei modi, occorre coordinare le braccia con le gambe: si allargano le braccia e si piega leggermente la gamba che andrà ad eseguire lo stop.
- Lo stop all'interno: si tratta di un movimento che capita spesso nelle partite: quando il pallone non è a terra ma a mezz'aria, occorre soffocarlo eseguendo un movimento con la gamba che deve arretrare lievemente per poter assorbire l'urto dell'impatto con la palla.
- Lo stop con il collo del piede: se il pallone cade verticalmente, si può tentare di agganciarlo con il collo del piede: ci si deve avvicinare al punto di contatto con il pallone ben coordinati, con la gamba che accompagna il gesto e il piede che, dopo aver agganciato la sfera con il collo, la deposita a terra con un gesto delicato.
- Lo stop di petto: nello stop di petto, si cerca di controllare il pallone con il petto, provando ad interrompere la traiettoria della palla per depositarla a terra nel minor tempo possibile ed evitare di entrare in contrasto con l'avversario.
- Lo stop con il ginocchio: in realtà, lo stop avviene con la coscia, che rappresenta il punto in cui la palla dovrebbe impattare, smorzare la sua traiettoria e scivolare sul terreno.